Cos'è il biglietto da visita


Il biglietto da visita ha una storia molto antica: la sua invenzione, infatti, risale al 18° secolo in Francia, diffondendosi velocemente nel resto d’Europa, Italia compresa.

Inizialmente erano dei cartoncini semplici, scritti a mano, indicanti solo nome del suo proprietario; successivamente poi cominciarono a diffondersi biglietti da visita stampati, ma anche più ricchi di dettagli come lo stemma della propria casata e altri motivi decorativi.

Il loro uso, infatti, era diffuso soprattutto tra le famiglie nobili come gesto ufficiale di introduzione per annunciare l’arrivo in casa di un ospite (da qui detto “da visita”).

Al giorno d’oggi il biglietto da visita è usato principalmente per lavoro e presenta dunque, oltre al nome e al cognome, anche altre informazioni importanti, quali:

  • nome e logo dell’azienda di cui si è referente
  • la propria mansione
  • i propri recapiti, ossia numero di telefono, indirizzo e email.

Caratteristiche strutturali


Dobbiamo innanzitutto precisare che il biglietto da visita deve rispecchiare la tua professione e la tua personalità, dunque non esiste una regola generale che valga per tutti. Un designer o un fotografo punteranno per qualcosa di creativo e originale, mentre un avvocato o un ingegnere per qualcosa di più classico e tradizionale.

Infatti, il supporto che veniva utilizzato maggiormente era il cartoncino semplice, ma oggi si sono diffusi tantissimi altri materiali alternativi come:

  • il cartoncino plastificato
  • PVC
  • legno
  • metallo

E chi più ne ha più ne metta! Sul web, infatti, c’è n’è per tutti i gusti con ampio spazio alla creatività e all’immaginazione.

Per quanto riguarda le dimensioni, anche in questo caso non esiste una vera e propria regola, poiché esse dipendono dal paese e dalla cultura in cui il biglietto da visita viene utilizzato. In Europa, ad esempio, le dimensioni standard sono 85 x 55 mm, mentre in America si aggirano intorno alle 89 x 51 mm.

In generale, bisogna tener presente che il biglietto da visita deve essere facile da conservare e che soprattutto non si faccia buttare! Esso, infatti, rappresenta la prima impressione che le persone hanno di noi e deve quindi fare affinché chi lo riceve non sia tentato a gettarlo nella pattumiera.

3 motivi per usarlo


Anche se nel mondo del digitale e dei social tutto ciò che è cartaceo sembra retro’, ti illustro invece 3 validi motivi per cui il biglietto da visita è ancora indispensabile.

  1. Se sei una persona attenta al Galateo, dovresti sapere che l’uso del biglietto da visita è ancora gradito presso molte culture (come ad esempio quelle orientali), in particolare nel dimostrare il piacere per un futuro contatto e non solo per un tornaconto economico.
  2. L’uso della carta, ovvero di qualcosa di concreto che si può tenere tra le mani, attiva i nostri sensi, in particolare la vista e il tatto. L’uso dei sensi è legato alla memoria emotiva e dunque favorirà il ricordo della nostra persona presso chi riceve il nostro biglietto. Cosa che non avviene con il digitale, le cui informazioni vengono dimenticate molto più facilmente e velocemente.
  3. Molte persone, soprattutto quelle di una certa età, non utilizzano strumenti informatici e preferiscono ancora i metodi tradizionali. In questo caso offrendo il vostro biglietto da visita farete cosa gradita a chi diffida o non è pratico del digitale.

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Articolo di Lia

Ricordo quando mi sporcavo le mani con gli inchiostri di papà! Oggi so quanto sono stata fortunata. amalia@litocinquegrana.it

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