E’ trascorso ormai quasi un anno da quando abbiamo tenuto il nostro primo Open Day per gli studenti di grafica pubblicitaria della DAM Academy di Napoli e nel frattempo il mondo della stampa va più veloce che mai, quasi come si dovesse recuperare il tempo perduto dovuto al “fermo” della pandemia.

Ma sappiamo bene che andare veloce non fa sempre bene e quanto mai in questa frenesia sentiamo il bisogno di rallentare – anche perché se ci si lascia trascinare dal vento si finisce per essere inghiottiti.

E quindi dove stiamo andando? Cosa sta succedendo al mondo della stampa?

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Se la tipografia va piano ...


Un fascino che non smette di incantare, è questa la tipografia.

Largo spazio le è stato dato durante l’Open Day, proprio su richiesta degli studenti, che ne sono rimasti letteralmente folgorati – dall’odore, dai rumori, dalle mani sporche di inchiostro.

Eppure, chi l’avrebbe detto che in un mondo dove regnano gli schermi di uno smartphone, dove con un click ti trovi la spesa fuori la porta senza fare un minimo sforzo, qualcosa di così antico riesca ancora a farci spalancare gli occhi! – Ma forse il perché lo conosciamo tutti…

La tipografia è REALE – VERA – CONCRETA.

La tocchi e la percepisci con tutti i sensi.

E per quanto ci vogliano digitalizzare, l’essere umano non può essere scisso da ciò che fa parte di lui nella sua essenza primordiale… il sentire! (piccolo dettaglio da ricordare quando elabori la tua strategia marketing…)

La tipografia va piano, in un mondo dove tutti vanno di fretta e nessuno ha la pazienza di aspettare, perché tanto online ordini oggi e lo ricevi domani.

Ma come lo ricevi? 

La qualità richiede tempo, dedizione, attenzione.

... il digitale corre!


“Future Factory 2021: il domani al servizio dell’uomo” è il nome del convegno di due giorni che si è tenuto lo scorso mese come momento di dialogo e confronto sugli scenari industriali in costante trasformazione nel mondo della stampa, del converting e del packaging.

L’evento ha messo in luce degli aspetti importanti, riguardanti sia la tecnologia che le richieste dei consumatori, stilando delle vere e proprie linee guida, alle quali potersi aggrappare per non perdersi nell’alta velocità dei tempi moderni.

Non a caso, nella presentazione del convegno leggiamo:

Nel contesto corrente di costante trasformazione, i modelli di business si spostano verso prospettive umano-centriche, in cui il servizio è componente fondamentale nella vendita di un prodotto, che viene erogato sempre più in associazione a un alto livello di personalizzazione. Questa centralità umana si estende a ogni livello, e si diffonde per tutta la catena produttiva, dal modus operandi di produzione, fino al consumatore finale, che guadagna un servizio con un elevato valore aggiunto.

Quindi, a quanto pare, certe domande non me le pongo solo io.

E quando più si cerca di robotizzare un mestiere che nasce dalla mano dell’uomo, più questo prepotentemente la rivendica.

Con-giungere e non op-porre


La stampa digitale ha raggiunto dei livelli eccellenti nella qualità e nella tempistica, ma ricordiamoci di chi è figlia: la tipografia vive sempre e comunque, anche nel digitale, perché le sue regole continuano a restare le stesse, anche dopo centinaia di anni.

Una tematica importante, infatti, affrontata durante è il convegno è stato anche la circolarità, che nasce proprio dalla cooperazione per garantire opportunità e parità di accesso e partecipazione – e quindi, prendendo in prestito le parole di Marco Picasso, “le aziende devono includere al loro interno la diversità per costruire un modello inclusivo e partecipativo da gestire con intelligenza e con la tecnologia”.

La tecnologia al servizio dell’uomo. Non il contrario.

E gli studenti cosa dicono?

Gli studenti non dicono, osservano silenziosi.
Fanno tante domande.

Non esistono distrazioni, né cellulari.

Perché il momento con la tipografia è un momento sacro.
E lo si avverte, senza che nessuno te lo dica.


Intanto, se vuoi, la storia dell’arte tipografica puoi approfondirla qui,
mentre approfondimenti sul nostro Open Day puoi recuperarli qui.

Articolo di Lia

Ricordo quando mi sporcavo le mani con gli inchiostri di papà! Oggi so quanto sono stata fortunata. amalia@litocinquegrana.it

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