Si chiama “Peel ‘n taste”, letteralmente “Scarta e assaggia”, la moderna tecnologia che associa anche il senso del gusto alla carta.

In cosa consiste: si inserisce un foglietto edibile all’interno degli stampati, igienico sia dal punto di vista dei materiali che degli inchiostri, che possa essere completamente “assaggiato” dal consumatore, in modo da poter influenzare la sua decisione d’acquisto.

Perché?

Continua a leggere che te lo spiego.

"Mangiati" un'emozione


Come ti ho spiegato qualche tempo fa qui, la connessione emotiva con i propri clienti è indispensabile per creare fiducia e, di conseguenza, generare profitto.

Il modo migliore e scientificamente provato per farlo è quello di far leva sulla sensorialità.

Per quale motivo?

Perché i sensi stimolano la nostra parte inconscia, che è responsabile del nostro desiderio di acquistare qualcosa; solo a posteriori, infatti, intervengono la logica e la razionalità.

A meno che non sia proprio butta, infatti, non esiste stampa che non sia in grado di emozionare. Ecco perché anche questo mondo si sta interessando sempre di più alla sfera sensoriale, adottando nuove tecniche e nobilitazioni degli stampati per la creazione di effetti veramente sensazionali.

Vediamo insieme come.

Accarezzare i 5 sensi con la carta stampata

La vista è quasi sempre il primo senso coinvolto, giacché l’80% delle percezioni passa proprio attraverso gli occhi.

A ciò si aggiunge il valore fondamentale svolto dalla bellezza, che, grazie all’uso di forme, colori e particolari tipi di carta, va ad attivare specifiche aree del nostro cervello legate al piacere e alle emozioni. In questo caso, tra le tecniche più utilizzate per dare piacere agli occhi ricordiamo la plastificazione e la stampa a caldo.

Il senso delle emozioni per eccellenza è però il tatto, che gioca un ruolo importantissimo nel costruire una relazione con l’utente: non a caso, toccare i materiali stampati mentre li si guarda innesca la memoria spaziale in maniera decisamente più penetrante rispetto agli altri canali.

In questo caso si tenderà ad utilizzare una carta dalla grana particolare o tecniche come la verniciatura e la plastificazione.

Restano infine gli ultimi tre sensi che, anche se non sembra, la stampa riesce a coinvolgere.

Innanzitutto l’udito.

L’udito è il primo senso che sviluppiamo nella pancia di mamma e, una volta venuti al mondo, sarà sempre attivo, anche quando dormiamo – Sì, hai capito bene – Il nostro udito riceve stimoli uditivi anche quando dormiamo, solo che semplicemente preferiamo ignorarli.

Questo che cosa significa: che il “fruscio” della carta viene percepito positivamente dal nostro udito perché colpisce l’inconscio e non la nostra parte cosciente. E come lo facciamo? Attraverso tecniche che permettono di far staccare, strappando, una parte di stampato – per esempio…

Chi ama leggere su carta sa bene, però, cosa gli impedisce di tradire i libri tradizionali con quelli digitali: l’odore della carta; e qui arriviamo al nostro penultimo senso, l’olfatto.

Esso, come l’udito, svolge un ruolo chiave per accedere all’inconscio, imprimendo nella nostra psiche una memoria indelebile, che ci permette, quindi, di riconoscere le cose anche senza vederle né toccarle.

Il mondo della stampa ha deciso di stimolarlo ulteriormente attraverso diverse tecniche, come la microincapsulazione, che permette di inserire all’interno di libri, riviste e volantini dei cartoncini speciali, che emanano un piacevole profumo quando vengono sfregati o sfiorati.

E infine non ci resta che il gusto.

Ora già so che starai dicendo “ma la carta mica si mangia!”

E invece si! Oggi abbiamo anche la carta commestibile grazie alla tecnologia “Peel ‘n taste”, che permette letteralmente al consumatore di assaggiare un prodotto, che sia un succo o un alimento.

Stampa solo se vuoi creare valore

Per quanto ci provi, il digitale non riuscirà mai a sostituire il valore inestimabile della carta stampata (come lo dimostra chiaramente questo articolo). Quindi, continua a stampare se vuoi generare valore, ma soprattutto se vuoi conquistarti la fiducia dei tuoi clienti – adesso sai anche che con la carta lo puoi sedurre coinvolgendo tutti e i cinque sensi.

Allora che fai, ci chiami? 🙃

Articolo di Amalia

Ricordo quando mi sporcavo le mani con gli inchiostri di papà! Oggi so quanto sono stata fortunata. amalia@litocinquegrana.it

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